Magnifica
la direzione di Thielemann che esalta la sonorità romantica della partitura e l’articolazione
in contrasti di luce e ombre. Lo spettacolo è classico, fa rivivere l’aspetto
storico del dramma ed è arricchito da costumi sontuosi. Beczala ha una voce
sicura, un timbro nobile e un nitore degno di un cavaliere del Gral. La
Netrebko è una grandiosa fuoriclasse: la linea vocale impeccabile (che ogni
tanto ama sfoggiare) e l’interpretazione adatta ai sentimenti del personaggio
(anche se potrebbe apparire un po’ troppo matura rispetto alla piccola Elsa).
Konieczny è un basso-baritono dalla voce direi gutturale o ingolata; eppure
porta in scena un Friedrich veramente interessante e convincente negli
interventi di forza come nelle mezzi voci. Sempre difficile è trovare una brava
Ortrud: la Herlitzius avrebbe le carte per questo ruolo ma sembra che il suo
registro acuto sia increspato (forse a causa delle tante Brunnhilde) così da
non farle evitare alcune urla lacerate e laceranti. Buone le altre voci, in
particolare lo squillante araldo de re. Tra i brani memorabili di questa
edizione, il concertato del secondo atto e, ovviamente, il duetto d’amore nel
terzo atto.
5/5
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